Trentuno gli indagati. Secondo gli investigatori le ceneri leggere
vendute al cementificio sono state prodotte utilizzando anche gasolio,
olio combustibile denso e carbone. Al gruppo dell'energia elettrica
sequestrati per equivalente oltre 500 milioni di "ingiusto profitto": ha
"trasformato una voce di costo legata allo smaltimento di rifiuti in
una fonte di introiti"
Quelle ceneri avrebbero dovuto essere qualificate come pericolose e quindi smaltite, invece venivano mescolate con altre polveri residuo della combustione del carbone e vendute alla Cementir che le utilizzava per la produzione del cemento. Nonostante contenessero nichel, vanadio, mercurio e ammoniaca. Quello che per l’Enel avrebbe dovuto essere un costo, secondo la procura di Lecce, è divenuto invece un guadagno pari ad oltre mezzo miliardo di euro tra il settembre 2011 e lo stesso mese del 2016. E qualcosa di simile avveniva con la loppa, uno scarto di produzione, dell’Ilva di Taranto, pure questa ceduta allo stabilimento Cementir del capoluogo jonico.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/28/rifiuti-sequestrate-la-centrale-enel-di-cerano-la-cementir-di-taranto-e-parte-dellilva-sostanze-pericolose-nel-cemento/3882744/
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