"Una giornata in aula per assistere ad una scena sintetizzabile in poche righe. Il gigante che crede di poter sopraffare il funzionario di polizia, attraverso l'atteggiamento supponente dei suoi legali."
Loro vogliono far credere che quella
polvere nera che arriva su terreni, vigneti, ortaggi, frutti, non è
polvere di carbone ma la cenere prodotta dalle stoppie bruciate dai
contadini. (Pensate questi contadini ogni giorno lì a bruciare
stoppie e proprio lì, solo lì, attorno alla centrale avviene questo
diffuso fenomeno di imbrattamento da ceneri di stoppie). Loro
vogliono far credere che addirittura la stampa (certa stampa quella che
osa descrivere i fatti) sia asservita e prenda le parti dei contadini
danneggiati. Abbiamo solo un modo per smorzare questo atteggiamento di
supponenza di questi avvocati e del colosso che difendono, far capire
come cittadini DA CHE PARTE STIAMO. Che stiamo con l'ispettore di
polizia che ha indagato e che continua ad offrire la sua puntuale
testimonianza, che stiamo coi contadini la cui vita e la cui attività è
stata stravolta dall'arrivo di quella centrale. Si perché i
contadini, i loro terreni, i loro pozzi, le loro colture erano già lì
(come il quartiere Tamburi era lì prima dell'ILVA). Lì c'era il loro
lavoro duro ma produttivo, lì c'erano già le loro case in cui arrivava
l'acqua dei loro pozzi oggi prosciugati. E lì c'era una parte del
nostro territorio che ci è stato sottratto. A TUTTI NOI, non solo ai
contadini. C'era una spiaggia meravigliosa che è ancora nei ricordi di
tanti , c'era un'aria che profumava di quel mare cristallino e del bosco
accanto e potevamo respirarla a pieni polmoni. C'erano quei prodotti
della terra che noi consumatori brindisini potevamo mangiare
tranquillamente. Tutto questo ci è stato tolto, adesso abbiamo una
"dubbia" coltre nera che copre i terreni, un'immissione nell'aria di
inquinanti "a norma di legge" che respiriamo, un pezzo della nostra
costa, del nostro mare, del nostro porto, della nostra economia
ASSERVITA al carbone. In aula il PM De Nozza ha battuto i pugni per
chiedere agli avvocati Enel RISPETTO per il testimone, per l'ispettore di
polizia. Ci uniamo a questa richiesta, per lui, per i contadini, per
la stampa "asservita" e per tutti noi.
Chiediamo RISPETTO VERITA' E
GIUSTIZIA, perchè SIAMO TUTTI PARTE OFFESA.