martedì 16 dicembre 2014

UDIENZA DEL 15-12-2014

di Roberta Grassi

Ancora una volta protagonisti i due plastici che rappresentano in miniatura il carbonile e una sezione del nastrotrasportatore e ancora una volta al banco dei testimoni i dipendenti Enel che "escludono fenomeni di dispersione".

Se le torri sono ermetiche, se lo è l’asse attrezzato in tutti i suoi 13 chilometri di percorso, se il carbone all’interno del carbonile è quasi fanghiglia, bagnato dai fog-cannon e coperto di filmante e comunque di dimensioni tali da escludere qualsiasi forma di spolverio, allora cos’è quella polvere nera che ha ricoperto gli acini d’uva, le foglie di vite, i carciofi e che alcuni hanno detto di dover spazzare via continuamente dai propri pavimenti? Cenere di stoppie? In quantità industriali

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martedì 2 dicembre 2014

UDIENZA DEL 02-12-2014

Processo Enel: milioni per l'ambiente, ma carbonili coperti molto in ritardo rispetto a Civitavecchia
No, non era un talk-show, ma l'udienza del processo Enel in cui hanno iniziato a parlare i testimoni citati dalle difese. C'erano i plastici, però, proprio come nel salotto di Bruno Vespa. Due riproduzioni in scala rispettivamente del parco carbone e di un tratto del nastro trasportatore.
 
Processo Enel: milioni per l'ambiente, ma carbonili coperti molto in ritardo rispetto a Civitavecchia
In miniatura perfino i macchinari utilizzati per la movimentazione del carbone e per la distribuzione delle sostanze filmanti. E sono serviti alle difese Enel per illustrare al giudice monocratico Francesco Cacucci, attraverso l’ascolto di uno dei testi citati, l’ingegnere Pietro Barlabà, non solo le modalità tecnico-logistiche attraverso cui il carbone giunge alla centrale di Cerano, ma anche le “decine” di interventi di ambientalizzazione che dal 2001 in poi sono stati eseguiti. Per uno stanziamento totale che supera i 300 milioni di euro.
 
 


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mercoledì 26 novembre 2014

UDIENZA DEL 25-11-14

Aldo Cannone, imputato nel processo risponde alle domande sviscerando il sistema di funzionamento del filmante e del trattamento del carbone con i fog cannon. Il consulente della difesa dichiara: Non posso ecludere grossi spargimenti di carbone.

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venerdì 19 settembre 2014

UDIENZA DEL 17.09.14

Si torna in aula dopo la pausa estiva per una nuova udienza interlocutoria in cui è stato ascoltato il consulente nominato dal comune di Brindisi Franco Magno. Processo Enel: ascoltato oggi consulente Comune su dispersione carbone
Il geologo ha evidenziato la “contaminazione” del Parco delle Saline di Punta della Contessa. L’inquinamento riscontrato da Arpa, aggiunge il geologo, con il superamento dei parametri previsti dalle normative, non può essere ricondotto all’eccessivo uso di camini, ma può essere correlato all’emissione di fumi dalla centrale Enel di Brindisi.




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mercoledì 16 luglio 2014

UDIENZA DEL 16.07.14

Si è svolta stamattina una nuova udienza del processo Enel per la dispersione delle polveri di carbone dal carbonile e dal nastro trasportatore della centrale di Cerano. Continua il controesame del tossicologo Minoia con la difesa che porta avanti la sua strategia per demolire la perizia del tecnico. Gli avvocati di Enel cercano di dimostrare che i campionamenti non sono stati eseguiti in modo tale da escludere  altre forme di contaminazione oltre a quelle derivanti dall'uso di carbone nella centrale. E lo fanno in maniera anche abbastanza aggressiva tanto che il Pm De Nozza ad un certo punto richiama alla moderazione un avvocato che con insistenza continuava a porre una domanda alla quale il teste aveva già risposto 5 volte. Un controesame che comunque fornisce elementi favorevoli alla difesa e che mostra, purtroppo, i molti punti deboli delle indagini. Il giudice monocratico Francesco Cacucci comunque ha ritenuto corretti i campionamenti effettuati rigettando l'eccezione di inutilizzabilita'  formulata dalla difesa.
Nel corso dell'udienza sono state sentite anche tre parti civili. La prossima udienza è fissata per il 17 settembre.

giovedì 19 giugno 2014

UDIENZA DEL 18.06.14

Si è svolta ieri una nuova udienza del processo a carico di Enel con il controinterrogatorio del prof. Minoia.  Tra i fatti salienti, le domande dell’Avv. Faggiano legale di parte del Comune che chiede al perito approfondimenti sul “particolato” presente in maniera anomala rispetto alle aree urbane e al  nichel presente  in valori di molto superiori alla norma e la sua nocività per la salute umana . Il perito pur riconoscendo valori rilevanti anche rispetto alle medie europee, non è in grado di dare delle certezze sui danni alla salute, in quanto è stata tra l’altro trascurata l’indagine della insiemistica degli elementi nocivi. Si torna sui danni alla salute con l'Avv. Palmisano (Medicina Democratica) che vorrebbe approfondire gli effetti sulla salute a causa della esposizione professionale dei lavoratori alla polvere di carbone, ma le domande non vengono ammesse in quanto si sfora il capo di imputazione del processo, che ricordiamo è "imbrattamento", anche se erano tese ad approfondire alcune dichiarazioni della precedente udienza che facevano riferimento a danni alla salute.  Il controinterrogatorio del perito Prof. Minoia, viene aggiornato alla successiva udienza a causa di altri carteggi presentati  e dei quali il Giudice dovrà prendere visione. E' il turno quindi del teste Faggiano, agronomo, il quale riferisce che nel corso degli anni, nei suoi studi, ha notato varie anomalie a carico di vite e altri ortaggi, riconducibili, a suo avviso ad inquinamento ambientale, necrosi fogliare, ingiallimento, clorosi, fenomeni che si affievolivano man mano che ci si allontanava dal nastro trasportatore. Anche in questo caso, ci sono altre perizie da depositare e visionare, quindi anche il teste Faggiano, sarà riascoltato alla prossima udienza. La testimonianza del Dottor. Portaluri è stata direttamente spostata al 30 giugno e si passa quindi ad ascoltare l'ultimo teste il Dott. Epifani, Dirigente del Servizio ambiente ed ecologia della Provincia di Brindisi, il quale riferisce che furono commissionate dalla Provincia indagini  non specifiche sulla dispersione delle polveri di carbone, ma più generiche di impatto ambientale .  Furono per la precisione commissionate due indagini di carattere ambientale una ad Arpa e Cnr  del Salento e l’altra all’Enea.  Molto interessanti le conclusioni delle rilevazioni e delle caratterizzazioni prodotte nel 2007  e pubblicate nel 2010, ma dopo forte opposizione dei legali Enel, non è possibile tenerne conto in quanto non è stata acquisita articolata documentazione, quindi si rimanda anche questo.  La giornata di oggi, a parte il solito attacco degli Avvocati Enel volto a distruggere la precedente testimonianza del perito Minoia, si potrebbe riassumere con tre parole “documentazione non acquisita”. Tutto rimandato al 30 Giugno.

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lunedì 28 aprile 2014

UDIENZA DEL 28.04.14: A CONTRADA CERANO LIVELLI DI PARTICOLATO PARI A 8 VOLTE IL LIMITE DI UNA GRANDE CITTA'.

Nell'udienza odierna del processo Enel, il pm De Nozza ha consegnato un fascicolo contenente la consulenza del tossicologo Claudio Minoia, il quale, nel corso dell'udienza, ha anche deposto in qualità di esperto-testimone.
Questo documento contiene uno studio, iniziato nel 2009 e condotto per verificare se nei pressi della centrale Federico II ci siano stati fenomeni di dispersione di polveri di carbone, e si è sviluppato attraverso un campionamento sia esterno che interno gli edifici nei pressi della centrale.  I dati raccolti poi sono stati parametrati con dati registrati in aree urbane.
 
I risultati sono allarmanti. Nell' aria sono state registrate , sia all' esterno che all' interno delle case, concentrazioni altissime di particolato fine e metalli pesanti rispetto ai limiti di legge europei. Per il Nichel, ad esempio, che ha come limite 6 nanogrammi per metro cubo, sono stati registrati valori fino a 200 nanogrammi per metro cubo.
A contrada Cerano la concentrazione di inquinanti nell'aria supera di sette otto volte i livelli limite di una grande città!


Nella sua deposizione il tossicologo Minoia ha spiegato come dalla combustione del carbone vengano fuori tutta una serie di particelle fini e ultrafini, e metalli pesanti come mercurio, arsenico, nichel, antimonio e ha citato lo studio in cui è dimostrato che le particelle fini hanno effetti immediati sulla salute causando problemi respiratori e patologie cardiovascolari.

"La cosa che mi ha particolarmente sorpreso – ha dichiarato Minoia – è stata l’assoluta carenza di dati sugli inquinanti. La Provincia di Savona (dove si trova la centrale di Vado Ligure, ndr) ha commissionato a due o tre laboratori queste misure per capire se erano al di sopra o al di sotto dei valori obiettivi. Anche a Brindisi mi aspettavo elaborati che mi permettessero di stabilire se i livelli presenti potevano essere correlati dal punto di vista epidemiologico con determinate patologie”.

Dopo Minoia è stato ascoltato l’ingegnere Antonio Di Molfetta, del Politecnico di Torino, che ha eseguito la perizia sulle caratterizzazioni dei terreni agricoli vicini alla centrale. Anche in questi terreni è stata rilevata la presenza di metalli che riconducono al deposito sui terreni di polvere di carbone.

Prossima udienza il 18 giugno.

lunedì 31 marzo 2014

PORTO TOLLE: IN CARCERE TATO' E SCARONI, COLPEVOLI DI DISASTRO AMBIENTALE E OMESSE CAUTELE.

La Corte riconosce gli ex amministratori colpevoli di disastro ambientale doloso ed omesse cautele. Scaroni e Tatò interdetti dai pubblici uffici per cinque anni. L'ad di Eni si dichiara estraneo e annuncia ricorso. Assolto l’attuale ad di Enel, Fulvio Conti. Esultano le associazioni: "finalmente, chi inquina paga".

“La condanna dei vertici di Enel – dichiara il direttore generale di Greenpeace Giuseppe Onufrio – relativa al periodo in cui ci sono state le emissioni di inquinanti maggiori e, sopratutto, la definizione del danno ambientale causato dalle emissioni in eccesso rispetto alla normativa, sono un riconoscimento importante da parte del magistrato”

tratto da il fatto quotidiano 

martedì 11 marzo 2014

UDIENZA DEL 10.03.14: L'ARROGANZA DEGLI AVVOCATI ENEL CONTRO L'ISPETTORE DELLA DIGOS CUCURACHI.

"Una giornata in aula per assistere ad una scena sintetizzabile in poche righe. Il gigante che crede di poter sopraffare il funzionario di polizia, attraverso l'atteggiamento supponente dei suoi legali." 
Loro vogliono far credere che quella polvere nera che arriva su terreni, vigneti, ortaggi, frutti, non è polvere di carbone ma la cenere prodotta dalle stoppie bruciate dai contadini. (Pensate questi contadini ogni giorno lì a bruciare stoppie e proprio lì, solo lì, attorno alla centrale avviene questo diffuso fenomeno di imbrattamento da ceneri di stoppie). Loro vogliono far credere che addirittura la stampa (certa stampa quella che osa descrivere i fatti) sia asservita e prenda le parti dei contadini danneggiati. Abbiamo solo un modo per smorzare questo atteggiamento di supponenza di questi avvocati e del colosso che difendono, far capire come cittadini DA CHE PARTE STIAMO. Che stiamo con l'ispettore di polizia che ha indagato e che continua ad offrire la sua puntuale testimonianza, che stiamo coi contadini la cui vita e la cui attività è stata stravolta dall'arrivo di quella centrale. Si perché i contadini, i loro terreni, i loro pozzi, le loro colture erano già lì (come il quartiere Tamburi era lì prima dell'ILVA). Lì c'era il loro lavoro duro ma produttivo, lì c'erano già le loro case in cui arrivava l'acqua dei loro pozzi oggi prosciugati. E lì c'era una parte del nostro territorio che ci è stato sottratto. A TUTTI NOI, non solo ai contadini. C'era una spiaggia meravigliosa che è ancora nei ricordi di tanti , c'era un'aria che profumava di quel mare cristallino e del bosco accanto e potevamo respirarla a pieni polmoni. C'erano quei prodotti della terra che noi consumatori brindisini potevamo mangiare tranquillamente. Tutto questo ci è stato tolto, adesso abbiamo una "dubbia" coltre nera che copre i terreni, un'immissione nell'aria di inquinanti "a norma di legge" che respiriamo, un pezzo della nostra costa, del nostro mare, del nostro porto, della nostra economia ASSERVITA al carbone. In aula il PM De Nozza ha battuto i pugni per chiedere agli avvocati Enel RISPETTO per il testimone, per l'ispettore di polizia. Ci uniamo a questa richiesta, per lui, per i contadini, per la stampa "asservita" e per tutti noi. 
Chiediamo RISPETTO VERITA' E GIUSTIZIA, perchè SIAMO TUTTI PARTE OFFESA.



lunedì 24 febbraio 2014

UDIENZA DEL 24.02.14: OLTRE LE POLVERI I LINFOMI E LE MALATTIE RESPIRATORIE.


Altra udienza, altre testimonianze.
Il P.M. rinuncia ad alcuni testi dell’accusa tra cui Morciano, Milesi, Di Leverano, Tuvurnello.

Si inizia, così, procedendo all’esame dei restanti previsti. Subito con un agricoltore che con  voce a tratti rotta dall’emozione, ripete cose ormai ascoltate da ogni teste, ma la denuncia delle coltivazioni “insudiciate” dalle polveri di carbone e portate a distruzione perché invendibili stavolta è a nome del padre, ormai deceduto per tumore al polmone, e della madre, anche lei stessa sorte. Finisce la deposizione e ne segue un’altra e poi un’altra ancora e più  che assistere a testimonianze su un processo per “imbrattamento”, sembra un bollettino di guerra: padri, madri, sorelle, fratelli, tutti deceduti per tumori o linfomi, o con malattie autoimmuni, o con disturbi tiroidei o problemi respiratori.

Gli Avvocati dell’Enel chiedono se sono state fatte delle perizie che stabiliscono le cause dei decessi. Purtroppo no! Chiedono se per caso erano fumatori…insomma la solita solfa trita e ritrita. 


Arriva il turno del Dott. Michele Trotti, agronomo e consulente dell’Enel dal 2000 fino al 2008. A lui veniva chiesto di verificare, in seguito a lamentele dei contadini e di Coldiretti, la presenza della polvere nerastra sulle colture adiacenti al nastro trasportatore, alle Torri di snodo e al carbonile (scoperto).

Venivano così prelevate foglie, strofinate con cartoncino per elaborarne il livello di danno al raccolto per l’eventuale risarcimento, inquadrabile in una scala da 1 a 5.

Non gli è mai stato chiesto di approfondire di che natura fosse l’insudiciamento, né ha mai ricevuto comunicazione negli 8 anni di collaborazione di risultati di analisi fatte da Enel, ma per quella che è la sua esperienza e professionalità ed escludendo tutti gli altri possibili fattori (prodotti anticrittogamici, fumaggine, terriccio..etc), ritiene essere polvere di carbone, malgrado gli Avvocati della difesa  con domande confuse e incalzanti, abbiano cercato di far ammettere al Trotti che le perizie da lui fatte in realtà non “provavano” che si trattava con certezza di polveri di carbone. Poteva essere il fungo (fumaggine) o i roghi accesi dai contadini.

Lo stesso Dott. Trotti dichiara, senza mezzi termini, di aver fatto presento ad Enel (sia nelle sue perizie che in maniera informale) che l’incarico ricevuto meritava di essere approfondito ed ampliato attraverso l’utilizzo di strumenti specifici che andassero oltre “l’analisi visiva” delle coltivazioni.

Il semplice fatto che, a tratti, le coltivazioni non presentassero polvere nerastra non poteva escludere che i prodotti della terra e la terra stessa fossero esenti da contaminazioni chimiche.

Infine nel 2005 gli viene commissionato un Progetto di ambientalizzazione intorno alle Torri e alla collinetta del carbonile, un bel progetto che l’agronomo sviluppa, tenendo presente la vicinanza al mare, l’esposizione ai venti, la vicinanza alla riserva Saline Punta della Contessa e al Bosco di Cerano, con piantumazione di vegetazione autoctona e con piante Pioniere (le piante pionere sono piante che attecchiscono in terreni con pessima fertilità), ma che ha come unica finalità la “mitigazione dell’impatto visivo e paesaggistico”. Insomma è sempre la solita storia, i cittadini si preoccupano di vita, di morte, di lavoro, ma l’Enel si preoccupa solo dell’ ”Immagine”.


domenica 23 febbraio 2014

LA PROVINCIA DI LECCE DIFFIDA ENEL

Una diffida nei confronti di Ilva, Enel e Regione Puglia poiché i fumi tossici prodotti da Taranto e Cerano vanno a finire nei polmoni dei salentini, soprattutto di quelli che vivono nel Nord Salento.
Gli atti sono stati depositati oggi dalla penalista Francesca Conte che, per conto della Provincia di Lecce, chiede l'inervento urgente del Ministero e se la prende con la Regione Puglia per non aver vigilato tempestivamente sulla qualità dell'aria e dell'acqua del Salento, nonostante l'allarme salute lanciato dal territorio.
La relazione, che segue la delibera votata all’unanimità dall'ente lo scorso giugno, e che era sbarcata un mese fa in commissione ambiente, conferma tutti i timori di anni e anni di denunce da parte di medici e associazioni, compresi quelli del Registro Tumori, fermi però al 2010.   

venerdì 14 febbraio 2014

L'ENNESIMO REATO: SCOPERTA UN' ALTRA DISCARICA DI CENERI ENEL

MANDURIA – Ceneri e scarti di lavorazione del ciclo di cemento, tombati in novemila metri quadri di terreno ad uliveto nelle campagne di Manduria (Taranto) prodotti dalla Centrale Enel Federico II di Cerano e da altre aziende del Brindisino e del Tarantino. È questa la nuova scoperta fatta dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce e dai colleghi del Nucleo investigativo del reparto operativo di Taranto, nell’ambito di un’indagine avviata dalla procura della Repubblica di Brindisi

lunedì 10 febbraio 2014

ACCOLTA DAL GIUDICE LA NOSTRA RICHIESTA DI ESSERE RIAMMESSI AL PROCESSO.


10 Febbraio 2014 ore10

Rimettiamo piede per l’ennesima volta, da ormai più di un anno, nell’Aula Metrangolo del Tribunale di Brindisi. Arriviamo, soliti saluti ormai affettuosi con gli agricoltori che puntualmente incontriamo, e poi... suona la campanella e ci si alza in piedi per ossequiare  l’ingresso del Giudice Monocratico ed inizia l’udienza del Processo a carico dell’Enel e dei suoi massimi dirigenti. Ormai si conosce bene chi sono le Parti Civili, e chi sono gli imputati, ed oggi è un giorno particolare per noi, oggi chiederemo di essere rimessi in termini per poterci costituire Parte Civile.

domenica 9 febbraio 2014

SAVONA: PER I PERITI DELLA PROCURA LE EMISSIONI SONO MORTALI

Savona - Sarebbe compreso in una forbice tra 470 e 490 l’aumento dei casi di mortalità in seguito alle emissioni di Tirreno Power. Ma non solo. Nelle zone a maggior ricaduta degli effetti nocivi della centrale, ci sarebbe stato un aumento dei ricoveri sia nelle persone adulte sia in quelle in giovane età, che si aggira sul migliaio di casi.
È una delle conclusioni a cui sono arrivati i periti nominati dalla procura nella consulenza depositata nei mesi scorsi e che prende a riferimento il periodo tra il 2000 e il 2007.

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lunedì 13 gennaio 2014

PROCESSO ENEL PORTO TOLLE: IL DANNO ECONOMICO DA RISARCIRE E' 3,6 MILIARDI.

di Thomas Mackinson ilfattoquotidiano.it

Una perizia dell'Ispra depositata nel processo "Enel bis" a Rovigo per la prima volta calcola i costi della
mortalità e dei danni ambientali per le emissioni in eccesso prodotte dall'impianto termoelettrico a olio. La quantificazione del danno potrebbe costituire un precedente anche rispetto ad altri casi, da Vado Ligure a Brindisi. "Chi inquina paga", esultano gli ambientalisti, ma per i legali della società si tratta di una stima "abnorme".

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ECCO LE PERIZIE SUL TASSO DI MORTALITA', RICOVERI E TUMORI.
Rovigo e Adria distano nemmeno 30 km, la popolazione anziana è ugualmente distribuita. La seconda però è l’azienda sanitaria di riferimento per la popolazione del Polesine su cui insiste l'impianto. E infatti, come dimostrano le indagini epidemiologiche e i dati dell'Ussl, ci si ammala e si muore di più. A partire dai bambini.

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