
Questo documento contiene uno studio, iniziato nel 2009 e condotto per verificare se nei pressi della centrale Federico II ci siano stati fenomeni di dispersione di polveri di carbone, e si è sviluppato attraverso un campionamento sia esterno che interno gli edifici nei pressi della centrale. I dati raccolti poi sono stati parametrati con dati registrati in aree urbane.
I risultati sono allarmanti. Nell' aria sono state registrate , sia all' esterno che all' interno delle case, concentrazioni altissime di particolato fine e metalli pesanti rispetto ai limiti di legge europei. Per il Nichel, ad esempio, che ha come limite 6 nanogrammi per metro cubo, sono stati registrati valori fino a 200 nanogrammi per metro cubo.
A contrada Cerano la concentrazione di inquinanti nell'aria supera di sette otto volte i livelli limite di una grande città!
Nella sua deposizione il tossicologo Minoia ha spiegato come dalla combustione del carbone vengano fuori tutta una serie di particelle fini e ultrafini, e metalli pesanti come mercurio, arsenico, nichel, antimonio e ha citato lo studio in cui è dimostrato che le particelle fini hanno effetti immediati sulla salute causando problemi respiratori e patologie cardiovascolari.
"La cosa che mi ha particolarmente sorpreso – ha dichiarato Minoia – è stata l’assoluta carenza di dati sugli inquinanti. La Provincia di Savona (dove si trova la centrale di Vado Ligure, ndr) ha commissionato a due o tre laboratori queste misure per capire se erano al di sopra o al di sotto dei valori obiettivi. Anche a Brindisi mi aspettavo elaborati che mi permettessero di stabilire se i livelli presenti potevano essere correlati dal punto di vista epidemiologico con determinate patologie”.
Dopo Minoia è stato ascoltato l’ingegnere Antonio Di Molfetta, del Politecnico di Torino, che ha eseguito la perizia sulle caratterizzazioni dei terreni agricoli vicini alla centrale. Anche in questi terreni è stata rilevata la presenza di metalli che riconducono al deposito sui terreni di polvere di carbone.
Prossima udienza il 18 giugno.
A contrada Cerano la concentrazione di inquinanti nell'aria supera di sette otto volte i livelli limite di una grande città!
Nella sua deposizione il tossicologo Minoia ha spiegato come dalla combustione del carbone vengano fuori tutta una serie di particelle fini e ultrafini, e metalli pesanti come mercurio, arsenico, nichel, antimonio e ha citato lo studio in cui è dimostrato che le particelle fini hanno effetti immediati sulla salute causando problemi respiratori e patologie cardiovascolari.
"La cosa che mi ha particolarmente sorpreso – ha dichiarato Minoia – è stata l’assoluta carenza di dati sugli inquinanti. La Provincia di Savona (dove si trova la centrale di Vado Ligure, ndr) ha commissionato a due o tre laboratori queste misure per capire se erano al di sopra o al di sotto dei valori obiettivi. Anche a Brindisi mi aspettavo elaborati che mi permettessero di stabilire se i livelli presenti potevano essere correlati dal punto di vista epidemiologico con determinate patologie”.
Dopo Minoia è stato ascoltato l’ingegnere Antonio Di Molfetta, del Politecnico di Torino, che ha eseguito la perizia sulle caratterizzazioni dei terreni agricoli vicini alla centrale. Anche in questi terreni è stata rilevata la presenza di metalli che riconducono al deposito sui terreni di polvere di carbone.
Prossima udienza il 18 giugno.
(FONTE : BrindisiReport.it)