Taranto e Brindisi hanno molte analogie ma anche molte differenze. Infatti mentre a Taranto il Gip Todisco emette un verbale di sequestro dell'area dei parchi minerali, a Brindisi non si capisce il perchè, il reato contestato ad Enel continua a protrarsi.
Continua indisturbata la dispersione
delle polveri e con essa il danno
all’ambiente e alla salute. Nella totale indifferenza delle istituzioni, iniziando dal sindaco di Brindisi che dovrebbe essere il primo garante e responsabile della salute dei cittadini, ma anche nella totale indifferenza dei media che dovrebbero essere in prima linea nell'opera di informazione e denuncia. L'indifferenza dei media o la loro connivenza, come altro si potrebbe definire il loro comportamento quando un importantissimo reportage fotografico a firma di Salute Pubblica viene sapientemente ignorato?
Queste foto facenti parte del reportage e che probabilmente sarebbe più giusto inviare in busta chiusa con una lettera di presentazione alla Procura, parlano da sole.
Le foto scattate nel pomeriggio del 31 Agosto documentano la movimentazione con una pala meccanica di materiale scuro e polveroso (ceneri pesanti o fanghi?) da un container scoperto su
una nave ormeggiata,
il tutto senza imballaggi di alcun tipo. Operazioni che sono diventate la norma sul molo
carbonifero di
Costa Morena e meriterebbero una valutazione più attenta da parte degli organi di controllo.