Il movimento NO AL CARBONE sarà
presente, sostenuto dalle migliaia di firme dei cittadini raccolte in
simbolico favore, per costituirsi parte civile.
Per Brindisi è
l'occasione per iniziare a fare sentire con forza la propria voce di
protesta, il netto diniego verso un modello di sviluppo industriale
calato dall'alto e imposto alla cittadinanza che ha portato negli ultimi
decenni a spremere e falcidiare un territorio che viveva di
agricoltura, in nome del mero profitto e d'interessi aziendali, ben
lontani da quelli della comunità brindisina.
I capi d'accusa
attinenti prettamente a reati ambientali non devono distogliere
l'attenzione da reati ben più gravi, attualmente oggetto di indagine,
riguardanti lesioni e morti da inquinamento nella zona di Cerano.
Fondamentale la presenza della cittadinanza tutta affinché questo
processo sia solo l'inizio di un percorso giuridico che porti finalmente
a fare luce su Enel e l'uso criminoso ed indiscriminato che questa ha
fatto del carbone, causando ingenti danni ambientali e alla salute dei
brindisini.
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