Testimonianza dell'ispettore della Digos Alessandro Cucurachi.
L'ispettore inizia la sua dichiarazione facendo una sintesi dei fatti accaduti nel 2008, racconta delle doglianze degli agricoltori che lamentavano la contaminazione da carbone dei terreni e delle colture circostanti il nastro trasportatore della centrale Enel, più precisamente nei terreni in Contrada Santa Lucia adiacente alle torri 6 e 7 e a volte di quelli adiacenti alle torri 8 e 9.
Cucurachi descrive accuratamente il sistema di approvvigionamento del carbone della società Enel.
Cucurachi descrive accuratamente il sistema di approvvigionamento del carbone della società Enel.
Il carbone che alimenta la centrale viene sbarcato da navi carboniere al molo di Costa Morena Diga , nel porto medio di Brindisi e incanalato nel nastro trasportatore.
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Fig1 schema nastro
trasportatore centrale Enel
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Il nastro è formato da un asse attrezzato che interseca delle torri di smistamento (torri di trasferimento e distribuzione) che gestiscono attraverso un sistema di tramogge interno il passaggio del combustibile da un livello ad un altro del nastro, posto in depressione rispetto al livello della strada, fino ad arrivare al parco carbonile. Il percorso che va dalle torri 2 alla 10 è compreso nell’area esterna mentre quello che va dalla numero 10 in poi ricade nell’area interna alla centrale.
Il parco carbonile si espande per 125.000 mq è ha una portata massima di 750.000 tonnellate di carbone, è suddiviso in due vie di corsa interna che consentono il passaggio di due macchine combinate che smistano il carbone all’interno del deposito evitando che si formino accumuli di carbone.
Il parco carbonile si espande per 125.000 mq è ha una portata massima di 750.000 tonnellate di carbone, è suddiviso in due vie di corsa interna che consentono il passaggio di due macchine combinate che smistano il carbone all’interno del deposito evitando che si formino accumuli di carbone.
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Tutta la
deposizione si è svolta con l’ausilio di fotogrammi estratti da riprese
continue al parco carbonile effettuate dalla polizia scientifica.
Dopo che le denunce
degli agricoltori , presentate dall’anno 2000 all’anno 2009, sono diventate di
dominio pubblico Enel fece istallare dei teli verdi lungo il perimetro del
carbonile per contenere la dispersione massiccia da polvere di carbone che
avveniva con lo spirare dei venti da sud.
I fotogrammi
mostrano come i teli siano stati istallati in maniera discontinua per problemi
strutturali e più precisamente per lasciare libere le vie di corsa all’interno
del parco, vie che consentono non solo il passaggio delle macchine combinate ma
anche dei veicoli aziendali della centrale.
I cumuli di carbone
possono raggiungere gli 8 Mt. , dalle foto è chiaro come le barriere (teli)
siano non solo più basse rispetto ai cumuli, con uno scarto che va dai 2 ai 3
Mt ma anche poste male , in alcuni casi i teli non riescono a matenere la
posizione verticale.

Gli inquirenti
hanno potuto infatti dimostrare che Enel era consapevole della dispersione di
carbone e dei problemi strutturali del nastro. I contadini proprietari delle
terre adiacenti al nastro lamentavano la dispersione delle polveri di carbone
su terra e prodotti agricoli chiedendo spesso risarcimenti all’azienda e per
questo Enel aveva commissionato, nel corso degli anni, una serie di perizie a
Michele Trotti che si occupava di verificare la veridicità delle doglianze
degli agricoltori . Il Trotti ha documentato con foto e relazioni le carenze
strutturali del nastro trasportatore.
Foto che sono state
mostrate durante il processo e che mostrano la dispersione di carbone lungo l’asse
attrezzato e dalle finestre delle torri di smistamento.
Il 4 settembre 2008
la Digos ispeziona i terreni di Cosenti Teodoro, su richiesta dello stesso,
effettuando prelievi dal terreno e dai vigneti e fotografando (dai terreni del
Cosenti) il nastro trasportatore. L’asse attrezzato manca in più punti di
pannelli non è quindi sigillato. E’ periodo di vendemmia ed il contadino
esasperato ha richiesto l’aiuto della polizia , per l’ennesima volta non
riuscirà a vendere il frutto del suo duro lavoro e se lo farà dovrà svendere il
raccolto.
I fotogrammi mostrano i vigneti sudici di polvere nera . Foglie verdi e vigne colme d’uva ricoperte da carbone.
I fotogrammi mostrano i vigneti sudici di polvere nera . Foglie verdi e vigne colme d’uva ricoperte da carbone.
In quegli anni , racconta Cucurachi diversi agricoltori si erano lamentati dello stesso problema del Cosenti così durante l’attività di prelievo si presentarono in molti mostrando le loro mani . Le loro mani sporche di polvere nera.
La deposizione
continua con la descrizione di una mappa proiettata un aula su cui sono
segnalate le case ed i terreni degli agricoltori adiacenti il nastro. L’intera area tagliata
al suo interno dall’asse attrezzato è agricola.
Dal giugno 2009 a
gennaio 2010 e nei mesi di maggio e ottobre 2010 la polizia ha istallato a casa
del signor Spedicato Massimo una telecamera motion detection che ha ripreso in
modo continuo il deposito carbonile Enel documentando soprattutto nel 2010
evidenti e massicce dispersioni di polvere di carbone. Un fotogramma, estratto
da queste riprese, mostra chiaramente la
macchina combinata per lo spostamento del carbone ed una colonna verticale nera
che si alza dal terreno (polvere di
carbone) . Le dispersioni di carbone , afferma l’ispettore, sono documentate
dall’anno 2000, anno in cui a causa delle doglianze degli agricoltori scatta un’ordinanza
sindacale contro Enel di conseguenza gli interventi di ARPA.
L'ispettore Cucurachi sarà controesaminato dalle difese Enel il 2 dicembre prossimo. Prima, il 18 novembre, vi sarà ancora un’udienza dedicata all’approfondimento delle tesi accusatorie con lo screening della posizione e del famigerato pc di Calogero Sanfilippo.
L'ispettore Cucurachi sarà controesaminato dalle difese Enel il 2 dicembre prossimo. Prima, il 18 novembre, vi sarà ancora un’udienza dedicata all’approfondimento delle tesi accusatorie con lo screening della posizione e del famigerato pc di Calogero Sanfilippo.
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