In
concomitanza con la nuova udienza del
processo ENEL il movimento NO AL CARBONE di
Brindisi, ha voluto, attraverso un manifesto 6x3, portare all’attenzione generale
una delle immagini simbolo del processo.
Questa foto rappresenta, a nostro avviso, una delle gravissime conseguenze del modo scellerato e
criminale utilizzato in questi decenni per produrre energia elettrica
sul nostro territorio: la contaminazione del suolo e la presenza di
veleni nella catena alimentare. La frase
scelta: IL CARBONE SULLE NOSTRE TAVOLE , non é una provocazione ma una
mera considerazione del disastro ambientale perpetrato per decenni sulla
nostra pelle.
LA CRONACA DELL'UDIENZA DI OGGI
L'udienza
inizia con la deposizione dell’ Ingegnere Leonardo Arrighi Responsabile
sviluppo impianti ed assistenza tecnica
di Enel già indagato per la centrale Enel di Porto Tolle. Nell'estate del 2007 gli viene affidato l' incarico di
progettare una copertura per il carbonile di Brindisi: capienza del carbonile
progettato 350 mila tonnellate suddiviso in due cupole da circa 170mila tonnellate. Appare subito evidente che il
caso Brindisi rispetto al precedente caso del carbonile coperto realizzato a
Civitavecchia era decisamente più complesso per due motivi principali, il primo
era che la centrale di Civitavecchia doveva essere costruita ex novo mentre
quella di Brindisi invece era già in esercizio, la seconda è che la centrale di Brindisi era più grande del 25%. Dopo
ben quattro progetti nel 2009 finalmente si arriva al progetto conclusivo che
fu mandato nel maggio al Ministero dell'Ambiente che avrebbe dovuto verificare
se era necessaria la valutazione di impatto ambientale (VIA). Dal Ministero fu
stabilito che non era necessaria e quindi si partì con i lavori con la posa
della prima pietra in data 6 luglio 2012. La costruzione della copertura dei
due carbonili a cupola in legno lamellare secondo il programma previsto
dovrebbe essere realizzata in 39 mesi nello specifico il primo carbonile
dovrebbe essere pronto nel gennaio 2015 e il secondo nell'aprile 2015.
Terminata la deposizione dell’Ing. Arrighi, si passa alla seconda giornata di
deposizione dell’Ispettore della Digos Alessandro Cucurachi che entra nel vivo della documentazione sequestrata durante la perquisizione dell’ufficio romano di
Calogero Sanfilippo (responsabile della produzione termoelettrica Enel)
riportante la corrispondenza tra Sanfilippo e la catena di comando di Enel,
attraverso i vari rappresentanti susseguitesi negli anni. Sono 33 gli atti
acquisiti, tenuti meticolosamente in archivi, dai quali si evince chiaramente
la perfetta consapevolezza della criticità della situazione della dispersione
di polveri di carbone, sia dal carbonile, che dal nastro trasportatore, e del
tentativo da parte di Enel di risarcire le parti danneggiate (gli agricoltori
che iniziavano a lamentarsi) chiedendo in cambio silenzio. Il tutto mentre nel
2007 durante una Conferenza di servizio al Ministero dell’Ambiente, Sandro
Valery (altro imputato nel processo in corso) negava la dispersione delle
polveri.
A questo
punto il P.M. De Nozza consegna al
Giudice un hard disk contenente tutte le riprese video e copia di tutti i
supporti informatici comprensivi degli atti acquisiti dal pc del Sanfilippo.
Gli avvocati Enel ne chiedono copia prima di procedere al contro esame dell'ispettore
Cucurachi che avverrà quindi nella udienza del 20 Gennaio p.v. Di rilevanza le
domande poste dall’Avv. Faggiano del Comune che chiede
all’Ispettore Cucurachi dove veniva smaltita l’ acqua reflua di pulizia delle
torri, ma la risposta non viene fornita perche' domanda troppo generica, o anche
se gli agricoltori vicini al nastro potevano produrre dei certificati HACCP
sulla salubrita' dei loro prodotti. La
risposta e' negativa, così come si chiede se è stato richiesto l’intervento
dell’ Arpa, ed in effetti nel 2000, nel 2007 e nel 2008 sono stati richiesti
interventi per le dispersioni presso le Torri di snodo T6 e T7, ma dalle
risposte dell’Ispettore si evince anche che c’erano stati furti dei pannelli di
copertura del nastro, pannelli che non sono stati sempre e prontamente sostituiti,
come invece le procedure di manutenzione prevedono.
Terminate le domande,
l’udienza si conclude e viene aggiornata al 2 e al 18 dicembre con la presenza di alcune delle parti civili.
Il 20 gennaio ci sarà il controesame dell'ispettore Cucurachi.
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